Come scegliere il miglior telo per green screen

Come scegliere il miglior telo per green screen

Dicembre 22, 2018 Off Di Redazione

Negli ultimi anni, con l’avvento del vero e proprio mestiere del videomaker, una delle definizioni tecniche di cui più si sente parlare (per quanto concerne la realizzazione di prodotti multimediali) è quella di “green screen”. Si tratta, tuttavia, di una definizione usata erroneamente per la maggior parte delle volte, ma che lascia intendere l’utilizzo di determinati materiali, programmi e capacità per la realizzazione di un ottimo video.

Che cosa si intende per Chroma Key

Al giorno d’oggi si sente parlare si green screen non solo per indicare il classico telo verde a cui applicare, poi, i determinati programmi, ma anche per definire il processo tecnico che permette di realizzare certi effetti scenici. La definizione corretta per intendere gli effetti che vengono utilizzati non solo sul web, ma anche in televisione (nelle previsioni del meteo, ad esempio) è Chroma Key. La traduzione letterale di questa locuzione è “intarsio a chiave cromatica”.

In altre parole, ciò che viene convenzionalmente definito “blue screen” o “green screen” è l’effetto del Chroma Key, reso attraverso programmi specifici, come Luma Key, Key e Matte. Grazie a quest’effetto si possono unire più sorgenti video, segnalando correttamente al programma di mixer video quale delle due utilizzare in un determinato momento. Il processo è molto semplice: ad un video di sfondo viene sovrapposto un video in movimento. Il programma selezionerà il video di sfondo come colore chiave, da porre trasparente, mentre il video in primo piano sarà proiettato su uno sfondo successivamente indicato in produzione.

Come scegliere il miglior telo per il green screen

Diversamente da quanto si crede, per disporre di un ottimo telo per gli effetti di green screen desiderati, non bisogna spendere centinaia e centinaia di euro, ma bisogna saper selezionare con accuratezza tra i diversi teli, in base al lavoro che si deve compiere e al prodotto che si vuole ottenere. In sé per sé lo strumento è molto semplice: si tratta di un telo da porre nel miglior modo possibile come sfondo, di un determinato colore. Il fatto che il colore più gettonato sia il verde non è un caso: il colore è difficilmente replicabile da qualsiasi altro elemento, e ciò rende più isolabili i due video all’interno di un programma di mixer video.

Il sito StrongBoyStyle, che ha recensito i migliori teli per il green screen, ha indicato quali sono le caratteristiche fondamentali da prendere in considerazione per scegliere il miglior telo possibile. Innanzitutto lunghezza e larghezza: se il video da realizzare richiede un ampio spazio, anche le dimensioni del telo devono essere generose (ottime dimensioni sono 1.8 metri di larghezza per 2.8 metri di lunghezza); successivamente, un ottimo telo deve essere anche lavabile a basse temperature, in modo da averlo sempre in condizioni ottimali. Per la stiratura si consiglia di farla con ferro da stiro a vapore, per evitare danneggiamenti. E ancora: bordi ben cuciti e materiale con cui è realizzato, che rende il telo liscio e durevole.

Errori da evitare con l’effetto Chroma Key

Qualunque sia il telo per green screen che si vuole acquistare per realizzare i propri prodotti multimediali, bisogna sempre guardarsi dal commettere determinati errori, sia in fase di realizzazione del video, sia in fase di produzione.

Innanzitutto, il telo deve essere ben steso e stirato, per evitare la presenza di grinze che potrebbero compromettere l’effetto finale. Inoltre, errore che spesso viene compiuto per distrazione, è avere oggetti o indumenti dello stesso colore del telo: se il telo è verde e si portano indumenti verdi, il programma di mixer video renderà trasparenti anche quelli, creando buchi o falle nel video stesso.