Building Information Modeling, tutto ciò che serve sapere

Building Information Modeling, tutto ciò che serve sapere

Marzo 11, 2021 Off Di Redazione

Il BIM, acronimo che sta per Building Information Modeling, è un metodo per ottimizzare la pianificazione, la realizzazione e la gestione di edifici mediante l’aiuto di software. In sostanza, il BIM è basato su modelli 3D intelligenti a disposizione di architetti, ingegneri ma anche in generale di professionisti delle costruzioni (AEC) per migliorare la pianificazione e la gestione delle infrastrutture. Questi modelli possono essere usati anche per esplorare eventuali variazioni di progetto e per creare visualizzazioni ideali di come sarà l’edificio prima che venga effettivamente costruito. La raccolta e la combinazione di dati diversi, collegati digitalmente, darà come output un modello informativo dinamico e tridimensionale: è proprio questa condivisione di dati a distinguere il BIM dal Building Project Model, inteso unicamente come modello di informazioni.

Building Information Modeling: dove è nato

Il nome Building Information Modeling è stato coniato da Charles M. Eastman, del Georgia Institute of Technology, già negli anni ’70 del secolo scorso. Il BIM è stato poi implementato con successo nel 1987 da Graphisoft per la costruzione di un edificio virtuale, e da qui il termine è diventato di uso comune.

BIM in Italia: a che punto siamo?

Sono già tantissime le aziende italiane che utilizzano BIM, tra queste ISOBLOC che attraverso il portale fornisce agli addetti ai lavori la possibilità di scaricare dal portale i blocchi cassero ISOBLOC in tutti i formati più comuni per la progettazione. A luglio 2019 è stata pubblicata un rapporto a cura di Assobim con la partecipazione di oltre 600 operatori del settore (tra imprese di costruzione, studi di progettazione, produttori di materiali e altri ancora). Nell’indagine di mercato, vengono sottolineati i punti di forza e le prospettive di utilizzo del BIM. Dal rapporto emerge che oltre il 50% dei partecipanti al panel conosce e utilizza la tecnologia BIM, mentre un ulteriore 40% la conosce ma la utilizza solo parzialmente. Fra coloro che ancora non utilizzano il Building Information Modeling, l’11% ha dichiarato di volerlo implementare entro un anno e il 20% entro tre anni.

Building Information Modeling: vantaggi e settori

Il BIM garantisce un maggiore coordinamento interdisciplinare tra i vari soggetti in causa per la costruzione di un edificio; permette la visualizzazione a schermo dei dati in maniera semplice ma approfondita. I dati nel modello sono tantissimi perché ogni componente della costruzione deve essere “schedato”: non parliamo quindi di una semplice simulazione grafica dell’edificio. Tra le specifiche che un modello BIM contiene ci sono, ad esempio, le proprietà fisiche dei materiali e dei sistemi, la geometria e la localizzazione geografica. Adottare un approccio BIM permette di abbreviare i tempi di costruzione di un edificio, cercando metodi di progettazione più intelligenti per far fronte al costante aumento della popolazione mondiale.

Per quanto riguarda i settori dove BIM può dare una mano a architetti, ingegneri e AEC c’è l’ingegneria civile, l’impiantistica industriale, l’architettura e i cosiddetti progetti MEP (meccanici, elettrici e idraulici).

Cos’è openBIM

Possiamo considerare openBIM come una sorta di evoluzione naturale di BIM: in openBIM, l’interoperabilità è al centro del progetto edilizio e consiste nell’aumento dell’automazione del progetto di lavoro e nell’adozione di un formato standard aperto, chiamato IFC (Industry Foundation Classes), che abbatte gli errori di coordinamento tra le varie parti in causa. Per tutte le informazioni visita il portale ufficiale BIMproject per visionare tutti gli oggetti scaricabile dalle aziende produttrici.