Tassi d’interesse dei prestiti personali: quali sono e come valutarli

Tassi d’interesse dei prestiti personali: quali sono e come valutarli

Settembre 13, 2020 Off Di Redazione

Ricorrere al mondo del credito al consumo è diventato, col passare del tempo, una costante per buona parte dei cittadini del Belpaese, che negli ultimi anni, purtroppo, hanno visto lievitare sensibilmente il costo della vita: far fronte a tutte le spese, di conseguenza, è diventato particolarmente ostico e spesso si necessita di un po’ di liquidità aggiuntiva sul proprio conto corrente.

 

I prestiti, in tal senso, rappresentano lo strumento maggiormente utilizzato per soddisfare questo tipo di esigenza e, conseguentemente, rendere maggiormente gestibili le spese. Quando si parla di prestiti, gli elementi da valutare sono molteplici, grazie anche al sensibile miglioramento dell’offerta propinata da banche e finanziarie, diventata decisamente più ampia e variegata rispetto a soli quindici anni fa.

 

Prestiti, come orientarsi nella scelta del più affine alle nostre esigenze

 

Un aspetto molto importante, ad esempio, è costituito dalla formula del prestito da contrarre. Se un tempo, infatti, l’unica via d’accesso era quella del tradizionale prestito personale, con l’accredito della somma in conto corrente e l’addebito mensile delle rate nel medesimo, oggi gli utenti possono optare anche per altre forme di finanziamento, come, ad esempio, la Cessione del Quinto dello Stipendio o della pensione.

 

Questa tipologia di prestito si differisce dal classico prestito tradizionale per svariati aspetti, a partire, in primis, dalla modalità con la quale viene trattenuta la rata: nonostante la liquidità, anche in questo caso, venga erogata sul conto corrente indicato dal contraente, l’impegno mensile viene trattenuto direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Un modo che consente al debitore di poter far fronte, puntualmente ai propri impegni, evitando di incorrere in segnalazioni negative a causa del mancato pagamento di una rata.

 

Negli ultimi anni, poi, gli istituti creditizi riescono a concedere finanziamenti anche a coloro che non dispongono di un’entrata fissa mensile, ovvero risultino disoccupati: rispettando alcuni parametri, infatti, è possibile ottenere un prestito anche per i soggetti che non percepiscono alcuna busta paga. Un’autentica rivoluzione se si pensa soltanto a com’era il mondo del credito qualche anno fa.

 

Una volta scelta la modalità di prestito maggiormente affine alle proprie esigenze, l’utente pone, giustamente, la propria attenzione sui tassi applicati. Il tasso di interesse, d’altro canto, altro non è che la remunerazione da riconoscere all’intermediario finanziario per il capitale che è stato prestato calcolato sull’ammontare della somma erogata: il costo totale, poi, lo stabilisce la durata temporale del finanziamento stesso.

 

Tassi di interesse: quali valutare quando si contrae un prestito

 

I tassi di interesse si dividono in due categorie: tasso di interesse semplice, nel quale l’interesse è proporzionale al tempo e al capitale; tasso di interesse composto, l’interesse viene aggiunto al capitale iniziale che lo ha prodotto. Nella proposizione commerciale dei finanziamenti, tuttavia, gli intermediari sono obbligati, a norma di legge, nel porre in evidenza due dati: il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).

 

Il primo rappresenta il costo derivante dagli interessi di un anno in merito al credito richiesto senza considerare altri oneri aggiuntivi. Espresso in termini percentuale, esso, però, non rappresenta il costo effettivo dell’intero finanziamento, ma solo quello relativo alla somma richiesta escludendo altri costi tipici di un prestito, come spese di istruttoria, commissioni incasso rata o costi da sostenere relativi ad un eventuale polizza agganciata il finanziamento.

 

Molto più confacente alla realtà, invece, è il TAEG, tasso che esprime compiutamente tutti i costi che il debitore è obbligato a sostenere quando stipula un prestito personale: in questo caso, infatti, tutte le predette voci vengono incluse nel calcolo del tasso, fornendo una fotografia reale dei costi da sostenere.

 

Grazie all’avvento di Internet, però, è possibile ottenere TAEG, di norma, maggiormente competitivi. D’altro canto, il mondo dei prestiti personali online è estremamente vasto e ricco di novità, per questo dovresti tenerti sempre aggiornato leggendo i vari blog online come prestitisenzabusta.it o simili.