Il Sisma bonus: Come funziona?
Agosto 11, 2018Mettere in sicurezza il proprio immobile rispetto al rischio sismico, soprattutto in certe zone d’Italia è una delle priorità per le famiglie che vivono in tali aree. Per realizzare questo obiettivo si può utilizzare i cosiddetto Sisma Bonus.
L’importanza dell’adeguamento sismico
Il terribile sisma che ha colpito in maniera devastante il Centro Italia nell’agosto del 2016 e seguenti ulteriori scosse altrettanto devastanti che hanno terminato di distruggere quanto era rimasto lesionato, pone in primo piano l’esigenza di mettere in sicurezza gli immobili.
Purtroppo, a poco meno di due anni dal terribile evento, non solo la ricostruzione non è di fatto iniziata, non ci sono nemmeno ancora tutte le casette che sarebbero necessarie. Problemi burocratici, lentezze inaccettabili fanno sì che troppe persone siano ancora in sofferenza con condizioni di vita davvero difficili.
Purtroppo non c’è da attendersi che non ci saranno più altri terremoti, il territorio italiano, in diversi gradi, è tutto a rischio sismico. Alcune aree, tuttavia, sono a rischio decisamente elevato e bisogna pensare a tutelare i propri immobili da possibili, verosimili altri terremoti.
Il Sisma Bonus
Il legislatore ha voluto permettere alle famiglie italiane che vivono in zone a particolare rischio sismico di adeguare il proprio immobile alle norme antisismiche, per evitare che così tante famiglie restino senza casa in tali eventi e soprattutto evitare perdite di vite.
Le persone che decidono di mettere in sicurezza il proprio immobile adottando le specifiche misure atte a porre in sicurezza la casa con sistemi antisismici, possono usufruire del Sisma Bonus che è, di fatto, una detrazione fiscale che si espleta attraverso una detrazione Irpef in una certa misura delle spese sostenute per l’adeguamento sismico della propria casa.
Vediamo, quindi, come funziona il Sisma Bonus, qual è l’aliquota della detrazione e come si può attuare tale detrazione.
La percentuale di detrazione
Per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 a chi ne fa richiesta spetta una detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta per l’adeguamento sismico dell’immobile che si realizza in cinque rate annuali di pari importo.
Il Sisma Bonus spetta soltanto per gli immobili insistenti sul territorio determinato come ad alto rischio sismico delle zone 1,2 e 3. L’intervento anti sismico determina un miglioramento della sicurezza dell’immobile che viene classificato secondo precisi criteri.
L’importo complessivo della detrazione non può superare i 96 mila Euro per ciascuna unità immobiliare e la detrazione sale al 70% se con l’intervento si passa ad una classe di rischio inferiore di una classe, dell’80% se il rischio cala di due classi.
Dal 1° gennaio 2017 nelle spese considerabili come rientranti tra quelle detraibili rientrano anche quelle per la classificazione dell’immobile e per la verifica sismica degli stessi.
Il Sisma Bonus per i Condomini
Naturalmente anche i Condomini possono usufruire del Sisma Bonus, in misura pari al 75% o del 85%, a seconda che l’intervento riduca di una o due classi il rischio sismico dell’edificio. Anche in questo caso sono interessati i condomini delle zone di rischio 1,2 e 3 ma in questo caso l’intervento oltre a realizzare un adeguamento sismico deve comportare anche una riqualificazione energetica.
Il tetto è sempre di 96 mila Euro per ciascuna unità immobiliare e si realizza, in questo caso, con la detrazione di 10 quote annuali di pari entità.
Come ottenere il Bonus
Per ottenere il Sisma Bonus è necessario indicare nella Dichiarazione dei Redditi i dati catastali dell’immobile interessato all’intervento, gli estremi dell’atto registrato che costituisce il titolo al diritto e occorre allegare copia del documento che comprova il pagamento dei lavori che deve necessariamente avvenire tramite bonifico soggetto a ritenuta dell’8%.