Gelsomino: cos’è, storia e come coltivarlo

Gelsomino: cos’è, storia e come coltivarlo

Marzo 10, 2019 Off Di Redazione

Il gelsomino è un fiore appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, proveniente dal Medio Oriente e dall’America Meridionale.  La pianta è un arbusto rampicante che può raggiungere anche i quattro metri e i suoi rami tendono a svilupparsi in altezza su di un tronco. Tuttavia, nel caso non ci sia alcun tronco su cui aggrapparsi, questi rami tendono a cadere sul suolo. Si caratterizza per le sue foglie di colore verde scuro e per i suoi fiori (che hanno cinque petali) dai colori più vari: bianchi, gialli o rosa chiaro.

La storia del gelsomino

Tutte le informazioni sul gelsomino possiamo trovarle su EdendeiFiori. Ma, prima di vedere come coltivare questo fiore, scopriamo una leggenda alla base dell’origine del gelsomino. La storia è quella che si tramanda ancora oggi, secondo cui Kitza, la madre di tutte le stelle, spendeva il suo tempo nel suo regno sulle nuvole, confezionando dei bellissimi abiti d’oro per i suoi figli, le altre stelle.

Venne un giorno in cui alcune piccole stelline si presentarono dalla madre lamentando il fatto che i loro vestiti non fossero troppo brillanti. In risposta, la stella madre disse loro di non farle perdere tempo poiché doveva ancora confezionare gli altri vestiti per le altre stelline.

Le stelline, però, non si diedero per vinte e, continuando a lamentarsi, vennero ascoltate da Micar, il Re degli Spazi. Micar, annoiato dalle continue lamentele delle stelline, le cacciò dal cielo e le gettò sulla Terra.  Kitza era addolorata per questo e Bersto, la Signora dei Giardini, provando pena per questa madre così addolorata, decise di trasformare le stelline cadute dal cielo nei bellissimi gelsomini.

In Italia, invece, a possedere alcuni esemplari di gelsomini nel suo giardino fu Cosimo I de’ Medici. Questi, voleva avere l’esclusiva per questi bellissimi fiori e impedì a tutti gli altri giardinieri di “esportarlo” in altri giardini, fino a che un giovane giardiniere decise di regalare un mazzolino di questi fiori alla sua amata, che lo ripiantò e se ne prese cura, facendolo così riprodurre fino ai giorni nostri.

Come coltivare il gelsomino

In Europa sono diffuse la specie Jasminum Officinalis e Jasminum Grandiflorum (quest’ultima può essere coltivata anche in casa). Infatti per le specie rampicanti è consigliato coltivarle in giardino, mentre quelle più piccole possono essere coltivate con facilità in vaso e tenute in casa.

Questa pianta non sopporta il freddo (infatti in inverno bisogna tenerla lontano dalle correnti e, nel caso, proteggerla con del pacciame), ma può essere coltivata tranquillamente anche con il nostro clima.

L’importante è scegliere con attenzione il vaso e il terriccio da utilizzare: il vaso, infatti, deve avere un diametro di almeno 30 centimetri, perché la pianta del gelsomino cresce molto. Il terriccio, invece, deve essere arricchito da uno strato di cocci e ghiaia per consentire il drenaggio dell’acqua e deve rimanere sempre umido.

Infatti, soprattutto in estate, l’irrigazione deve essere frequente, mentre d’inverno si deve dare acqua solo quando il terriccio è asciutto, poiché i ristagni d’acqua sono molto pericolosi per la creazione della muffa grigia. Dato che il gelsomino si estende in altezza come rampicante, è essenziale posizionare nel vaso dei sostegni, così che la pianta ci si possa arrampicare.