General Motors delude gli analisti

General Motors è un vero colosso del campo dell’auto, la seconda mondiale del settore per capitalizzazione, superata nei mesi scorsi da Tesla che le ha strappato lo scettro. Certamente Tesla non ha gli stessi risultati di utili, viaggia su livelli di decine di migliaia di veicoli contro i milioni della General Motors ma quest’ultima deve registrare un peggioramento dei dati rispetto allo stesso periodo del 2016.

In particolare è pesante la riduzione degli utili, crollati del 42% con i profitti che si fermano a 1,66 miliardi di dollari contro un dato 2016 di 2,88 miliardi. Comunque, al netto delle voci straordinarie, le azioni sono cresciute di valore, arrivando a 1,89 dollari per azione contro un precedente 1,69 dollari, una crescita del 5,6%, un incremento superiore alle attese.

Quello che, invece, delude gli analisti, sono proprio i ricavi che si attestano a 37 miliardi di dollari, contro un valore atteso di 40,3 miliardi, un 1,1% di contrazione. Da cercare di capire il motivo di questa condizione di General Motors, da inserire nell’ambito di un mercato ovunque in crescita ma forse più in Europa che negli USA dove General Motors si è trincerata, rinunciando alla presenza diretta sul mercato Europeo, forse più vivace di quello americano sull’auto.

In patria General Motors deve anche registrare la forte concorrenza delle altre Case automobilistiche, prima tra tutte la FCA che sta vivendo un momento positivo, nonostante le accuse rispetto al presunto non rispetto delle emissioni in atmosfera.