Cosmetici alla cannabis: profili legali da conoscere
Giugno 13, 2024I cosmetici realizzati con ingredienti naturali sono, ormai da diversi anni, al centro dell’interesse dei consumatori. Come dimostrato da recenti dati divulgati in occasione di un evento internazionale di spicco come il Cosmoprof di Bologna, i numeri, negli ultimi tempi, sono cresciuti particolarmente.
I motivi? Diversi. Da un lato, è sempre più radicata la consapevolezza del valore del rispetto dell’ambiente in un contesto globale funestato da problematiche rilevanti come l’emergenza climatica. Dall’altro, invece, bisogna dire grazie al contributo della ricerca scientifica, che ha permesso di approfondire le conoscenze relative ai benefici di ingredienti come il CBD o cannabidiolo.
Metabolita della cannabis secondo per fama solo al THC – a differenza di questo, però, non è psicoattivo – si contraddistingue per diverse proprietà che possono avere un impatto molto positivo sulla pelle. Nell’elenco in questione è possibile includere l’efficacia antiossidante. Da non dimenticare, inoltre, sono i benefici antinfiammatori, ai quali si deve la popolarità dei cosmetici al CBD per le pelli a tendenza acneica.
In questi casi, è possibile sfruttare pure le proprietà seboregolatrici del CBD.
Legali in Italia da diversi anni – il boost decisivo per quanto riguarda le vendite è arrivato nel 2020, anno spartiacque per quanto riguarda la popolarità del CBD nel nostro Paese, i cosmetici al cannabidiolo sono venduti sia presso negozi fisici, sia online (Cbweed.com è uno degli e-shop più popolari e forniti).
Per tracciare un quadro completo relativo alla regolamentazione che li riguarda, è bene ricordare un altro anno importantissimo: il 2021.
Scopri di più in merito nelle prossime righe!
La svolta per il cannabidiolo in campo cosmetico
In virtù della sua sostenibilità – è in grado di crescere in suoli ostili per altre specie vegetali e richiede una quantità di risorse idriche di gran lunga inferiore rispetto ad altre fibre, cotone in primis – e delle proprietà dei suoi principi attivi, sono in tanti a caldeggiare l’utilizzo della cannabis in diversi settori.
Per chi la impiega come ingrediente di prodotti cosmetici, nel 2021 è arrivata una notizia che, ancora oggi, è considerata una svolta.
All’inizio del mese di febbraio di 3 anni fa, è arrivata l’ufficializzazione dell’inclusione del cannabidiolo naturale – non solo di origine sintetica – nel novero degli ingredienti del Cosing, ossia il database della Commissione Europea che contiene i riferimenti informativi relativi agli ingredienti dei prodotti cosmetici autorizzati al commercio con marchio CE.
Per amor di precisione, è bene ricordare che non si tratta di una vera e propria legge.
Si parla più che altro di linee guida generali che gli Stati membri hanno a disposizione per procedere, in una fase successiva, alla regolamentazione della filiera della canapa.
La posizione UE
La filiera della pianta ha visto, negli ultimi anni, una grande crescita internazionale, anche sulla scia della ricerca scientifica. Alla luce di ciò, i vertici della UE si sono espressi, così da fornire un riferimento normativo relativo soprattutto al CBD.
Nel novembre, di quattro anni fa, con la sentenza n° 141, la Corte di Giustizia UE ha decretato l’impossibilità di paragonare, in virtù della Convenzione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti risalente al 1961, il CBD alla droga.
La convenzione sopra menzionata è stata ulteriormente revisionata nel 2020, uniformandone i contenuti alle linee guida OMS, e regalando al CBD un’ulteriore conferma a livello internazionale.
Cannabidiolo, e non solo
Il cannabidiolo nei cosmetici è spesso coadiuvato da altri ingredienti portentosi, anch’essi al centro di una vera e propria riscoperta a causa dell’impulso della ricerca scientifica. Giusto per citarne uno molto amato, ricordiamo la bava di lumaca, protagonista assoluta della skin care naturale negli ultimi anni.
I suoi benefici? Innanzitutto la potente efficacia antiossidante, dovuta alla presenza di composti speciali nemici dei radicali liberi, allantoina in primis.